martedì 28 ottobre 2008

UN AUTORE ITALIANO

Ed eccomi dunque a parlare della letteratura italiana contemporanea, discorso che avevo già promesso di fare ma poi non avevo ancora chiarito bene a me stessa. Il libro di ieri, "Il passato è una terra straniera" di Gianrico Carofiglio ne è un esempio brillante. E' la storia di Giorgio e Francesco, due giovani apparentemente diversi, figlio della buona borghesia e studente il primo, equivoco giocatore di carte il secondo, che diventano amici e complici di partite truccate e storie senza amore con donne annoiate dalla vita. Ora ne è stato anche tratto un film. La scrittura che vi troverete è vera, reale, tocca corde profonde. Invece, e penso soprattutto a Faletti, c'è un'altra specie (o sottospecie?) di letteratura, che copia i modi della più deleteria letteratura americana. Per descrivere un personaggio c'è forse bisogno dell'elenco delle griffe che porta addosso? Per aprire un romanzo e renderlo appetibile al lettore, occorre forse una scena di sesso francamente schifoso? Eppure Faletti fa moda, i suoi libri si vendono a milioni, resta in testa alle classifiche per mesi. Per fortuna, poi, ci resta anche "La solitudine dei numeri primi" che è un libro splendido ma che è in classifica solo perché anch'esso è stranamente diventato di moda. Dico "stranamente" con un po' di amaro in bocca, perché il pubblico italiano, nei miei sogni, dovrebbe premiare solo ciò che vale. E che dire di Moccia, questa specie di Laila al maschile? Una bella macchina da soldi, non c'è che dire, con le mamme che danno in pasto ai loro figli, o soprattutto alle loro figlie, queste "alte" pagine educandole a discernere i veri movimenti intellettuali del paese. Intanto, i classici per i ragazzzi cadono nell'oblio più totale e si leggono libri strapieni di frasi principali ma con un impianto esile e sterile di pensieri subordinati correlati dai nessi logici di causa, di fine, di conseguenza... Bella roba!!
Per onorare i veri scrittori italiani, questa sera un altro incipit da 5 punti di un bel libro e di un autore (o un'autrice?) di tutto rispetto: "Era la notte di Natale e sulla strada che portava al paese c'era un camion che andava molto forte." dove, a dispetto del linguaggio infantile, ci sono già due principali e due subordinate relative!

LINK UTILE:
http://www.autostima.net/shopping/prodotto.php?id_prodotto=211&pp=8257

Nessun commento: