giovedì 27 novembre 2008

GIOVANI E PRECARI

Non amo particolarmente la letteratura cosiddetta "rosa": sarà perché sono così progressista che mi pare incivile parlare di rosa in un modo che rende le donne outsider anche quando non è il caso. Bianco, nero, giallo, uomo, donna, omosex, sono solo persone, fratelli nel mondo... per cui questo libbro non è tra i miei preferiti ma ha il merito di scorrere alla grande e di farsi leggere velocemente. Ci sono dei giorni in cui il cervello va in vacanza e l'ultima cosa che si cerca è la lettura un tantino più impegnata, un filino più meritevole della nostra concentrazione; così, anche questi romanzi vanno bene soprattutto se, nel mazzo, spiccano per un po' d'intelligenza in più, come il libro da indovinare che era "Una vita da precaria" di Serena Mackesy. Leggetelo se siete giovani, precari e cominciate la vostra vita autonoma, da "grandi"...
E ora cambiamo proprio genere. Ecco il nuovo incipit: "E che minchia, sono rimasto l'ultimo..." Scusate per il gros mot, ma il libro è molto, molto bello!



La curiosità è la virtù degli intelligenti. Non ti senti incuiosito da quello che si nasconde in questo link? Non sei proprio intelligente?
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